In occasione dell’inizio di questo anno scolastico, così importante e complesso, vi proponiamo autorevoli messaggi di augurio arrivati alla nostra Scuola.
Il nostro Arcivescovo, mons. Mario Delpini, ha rivolto un videomessaggio (che pubblichiamo) a tutti i dirigenti, i docenti e il personale della scuola. Vuole essere di incoraggiamento per tutti e contribuire a creare legami più saldi nell’affrontare il compito educativo che ci è affidato. L’Arcivescovo ha scritto anche una preghiera per la scuola invitando tutta la comunità diocesana ad utilizzarla per accompagnare questo difficile inizio.
Riceviamo e rendiamo disponibile anche la lettera pervenutaci a nome del Sindaco e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione di Seregno; è un augurio, in particolare per i più piccoli, e un invito alla responsabilità e al coraggio per accogliere la sfida di questo anno così diverso dai precedenti.
Riportiamo anche le parole del nostro Rettore per questo 2020-2021:
Abbiamo tutti una grande voglia di ripartire! Come una nave che è stata ancorata al porto per molto tempo e sogna di riprendere il largo, così anche noi abbiamo una gran voglia di ricominciare. In questo 2020, segnato dal lockdown, abbiamo capito ancora meglio l’importanza della scuola, la sua bellezza e la sua necessità. Tanti studenti mi confidavano, nei collegamenti on-line, di averne nostalgia: “Abbiamo capito quanto è bello venire a scuola!” “Quanto ci manca!”. Nei mesi di “distanziamento sociale” docenti, studenti e famiglie hanno compreso quanto sia insostituibile la scuola in presenza; questo perché la scuola è fatta, innanzitutto, di relazioni umane, di rapporti di fiducia, di legami significativi, e la scuola in presenza ci prepara come nessun altro sistema d’istruzione, anche quello più perfetto da un punto di vista informatico o digitale.
Mi piacerebbe, come rettore, esortare tutti – studenti, docenti, personale – a recuperare forze e risorse per intraprendere questo viaggio che ci attende, con ancor più desiderio, passione e gratitudine.
Nel 2021 in tutto il mondo si celebra il sommo poeta, Dante Alighieri. Vorrei allora, in conclusione, attingere alla sapienza della Divina Commedia per fare i miei più sinceri auguri. Come l’Ulisse dantesco esortava i suoi compagni ad intraprendere un viaggio rischioso facendo leva sulla loro natura di esseri umani, anche a me piacerebbe infondere a tutti la voglia di partire per l’avventura più bella: quella della conoscenza e dell’educazione.
“Considerate la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti/ ma per seguire virtute e canoscenza”.