SANTONATALE2024
“Beato chi spera. E che dorme.”
Charles Peguy è stato il cantore della speranza, lo scrittore che più di tutti ha cercato di indagare con parole di poesia il mistero della seconda virtù.
Per rappresentare la speranza Peguy utilizza un’immagine molto suggestiva. La paragona a una bambina, una piccola figlia da nulla. Che dà la mano alle due sorelle più grandi, la fede e la carità, e sembra da loro condotta. In realtà è lei, con la luce negli occhi, che tira le altre due, che le trascina, che fa loro traversare mondi e compiere gesti eroici, che le apre a orizzonti di eternità.
Fa bene ogni tanto tornare a rileggere Peguy, perché è un poeta che sa ridire in modo nuovo il cristianesimo. E parla di speranza come nessun altro.
Ci sono due passi di questo autore che vorrei farvi dono in occasione del Santo Natale. Il primo lo si trova nel “Mistero dei Santi Innocenti”:
Ho visto i Santi più grandi, dice Dio.
Ebbene io vi dico: non ho mai visto nulla di più buffo e quindi di più bello al mondo
di questo bambino che s’addormenta nel dire le preghiere.
Di questo esserino che s’addormenta fiducioso.
La seconda citazione è tratta da “Il portico del Mistero della Seconda Virtù”:
La saggezza umana dice: disgraziato chi rimette domani.
E io dico beato, beato chi rimette a domani.
Beato chi rimette. Cioè beato chi spera. E che dorme.
E al contrario dico disgraziato.
Disgraziato colui che veglia e non si fida di me. Che non ha fiducia in me, e si trascina….
In verità io ve lo dico: costui reca offesa alla mia cara speranza.
Questi due passi mi rimandano facilmente a un versetto della Bibbia tratto da quello straordinario libro di preghiere scritte in forma di poesie che è il Salterio.
Si legge nel Salmo 131:
Sono tranquillo e sereno come un bimbo svezzato in braccio a sua madre.
Come un bimbo svezzato è l’anima mia.
Che gioia pensare che Dio ha scelto di diventare un bambino che si abbandona fiducioso nel sonno nelle braccia di sua madre!
Che pace pensare che anche noi possiamo somigliare a quel bambino che si addormenta sicuro nelle braccia di Dio, che per noi è padre e madre.
Nulla è bello come un bambino che s’addormenti nel dire la preghiera, dice Dio.
In questo Santo Natale auguro a tutti di poter essere tra i beati che sperano e per questo si addormentano fiduciosi come un bambino in braccio ai suoi genitori. Questa è la fede che mi piace. Dice Dio.
BUON NATALE!
Don Guido Gregorini, Rettore del Collegio Ballerini