PRETE FELICISSIMO
Sono stato alunno (1974), docente (1988), vicerettore (1991) e preside (dal 2000 ad oggi) del Collegio Ballerini, che per me significa di don Luigi Schiatti.
Alunno dalla seconda media alla maturità: “terrore” degli alunni, temuto e rispettato anche dagli studenti delle superiori.
Docente: mi ha assunto lui: ottimo fiuto (forse esagero), enorme riconoscenza.
Vicerettore: capo esigente, vulcano di idee, sempre innovativo.
Preside: grande stima e fiducia, ricambiate reciprocamente.
In questi 47 anni ho apprezzato soprattutto l’uomo (forte, schietto e comprensivo) e il sacerdote (innamorato di Gesù e devoto a Maria). Don Lugi Schiatti, il Bianco, colore preferito il verde, segni particolari prete felicissimo, ora beatissimo! (Roberto Pagani, Dirigente Collegio Ballerini)
UN RICORDO DEI DOCENTI DEL BALLERINI
Don Luigi ha sempre considerato il Collegio Ballerini la sua famiglia e la sua casa.
Per 36 anni è stato Rettore e anche dimesso l’incarico ha scelto di rimanere ad abitare in Collegio sino agli ultimi giorni. Un grande debito abbiamo tutti nei suoi confronti.
Ha svolto il suo compito di Rettore con forza, autorevolezza e rigore.
Temuto e rispettato da docenti e alunni, ha saputo prendere decisioni coraggiose facendo crescere il Collegio che giunse negli anni d’oro a superare i mille studenti. Più di trenta anni fa ha intuito la potenzialità dell’Istituto Alberghiero e ne ha fortemente voluto la nascita.
Chi l’ha conosciuto bene sa che dietro la forte personalità di don Luigi si nascondeva un sacerdote umile, dotato di grande generosità e profondamente animato dal desiderio di far amare Gesù. Ricercato confessore, guida spirituale, predicatore appassionato, sentiva l’urgenza di guidare le persone a Dio, distribuendo continuamente testi di spiritualità scritti da lui e mettendosi a disposizione per incontri personali o comunitari.
A noi docenti don Luigi ha insegnato l’importanza della correttezza, della serietà e dell’autorevolezza nel lavoro a scuola. Non solo. Ci ha educato alla ricerca dell’essenziale nel cammino spirituale e alla bellezza della vita cristiana. Lo ricordiamo soprattutto come prete felice, sacerdote che ha santificato con la sua testimonianza la vita di molti.
Un prete, veramente prete. Ora dal cielo avremo un altro “santo” da invocare: non solo il patriarca Ballerini, ma anche don Luigi Schiatti. (Gian Luigi Frova, ex-Rettore)
Caro don Luigi, la tua morte lascia un grande vuoto in tutti noi, ne è testimonianza la fiumana di persone che sono venute davanti la tua bara per porgerti un saluto e per dirti un “grazie” perché la fiammella che hai acceso in tanti cuori, forse anche inconsapevolmente, continua ancora a bruciare. (Stefano Tramezzani, Vicerettore Liceo)
Caro don Luigi,
eri solito salutarci con un “Pregate per la mia conversione”, adesso siamo noi a chiedertelo, prega per la nostra conversione… e per tutto il tuo Ballerini! (Elisabetta Silva, Vicerettore Primaria)
Don Luigi ha intuito la potenzialità dell’Istituto alberghiero e ne ha fortemente voluto la nascita. Ricordo che quando l’alberghiero ha compiuto i 25 anni di vita in uno scambio di battute fra noi dissi: “Chi l’avrebbe mai detto nel 1988? 25 anni …” e lui “Noi certamente …” ecco lo ricordo così… sorridente e felice. (Giovanni Guadagno, Vicepreside Istituto Alberghiero)
Don Luigi è presenza nel cuore di tanta vita, di numerosi insegnamenti, di esempi, di consigli e di instancabile scuola di rettitudine morale e spirituale. La sua energia, ora avvolta e congiunta nell’eterna Essenza di Dio, sarà sempre il faro che aprirà la breccia con la luce della speranza, della fede e dell’Amore. (Letizia Citterio)
Ci sono persone che nella vita di altre lasciano un segno indelebile: così Lei per me don Luigi.
Ho imparato lavorando con Lei l’importanza della correttezza, della serietà e da ultimo il valore dell’autorevolezza. Mi mancheranno le chiacchierate degli ultimi anni, mi mancheranno le Sue parole, mi mancherà la Sua presenza. (Sonia Vanotti)
Chi l’ha conosciuto bene sa che dietro la forte personalità di don Luigi si nascondeva un sacerdote umile, dotato di grande generosità e profondamente animato dal desiderio di far amare Gesù. Non era raro vederlo, dopo le riunioni che terminavano tardi, prendere straccio e detergente per pulire il tavolo di lavoro, così da farcelo trovare splendente il mattino successivo. Missionario in patria, sentiva l’urgenza di guidare le persone a Dio, distribuendo continuamente testi di spiritualità e mettendosi a disposizione per incontri di formazione. A me don Luigi ha insegnato la ricerca dell’essenziale, nella vita spirituale e nel mio lavoro di docente, e mi ha educato alla bellezza della vita cristiana nella dimensione lavorativa. (Sofia Mariani)
Ho conosciuto don Luigi ancora prima di arrivare in Collegio.
Ho conosciuto il sacerdote felicissimo innamorato di Gesù e di San Paolo, che mi ha insegnato l’importanza dell’essere testimoni, dell’essere sale della terra e luce nel mondo.
Poi al Ballerini ho conosciuto un don Luigi sotto la veste di sacerdote-imprenditore che, fino a che la salute gliel’ha concesso, è stato capace di intessere una rete con gli imprenditori di Seregno e di tutta la Brianza per il bene del Suo Collegio.
Ricordo il suo “ma io non me ne intendo di contabilità” che riusciva a far quadrare tutto e il suo “ma quando sarò in Paradiso!….”
Ora c’è e me lo vedo in compagnia di don Attilio (primo presidente Facec) che ci sorridono e che pregano per noi. Mitici! (Loredana Galimberti)